Il Partenariato Pubblico-Privato (PPP) per la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico e i servizi di pubblica utilità.
Il Partenariato Pubblico-Privato (PPP, public private partnership) è una forma di cooperazione tra enti pubblici e soggetti privati con l’obiettivo di finanziare, costruire e gestire infrastrutture o servizi di pubblica utilità che non potrebbero essere realizzati con i soli investimenti pubblici. Esso rappresenta uno degli strumenti più promettenti per lo sviluppo infrastrutturale nell’ottica di creazione delle c.d. smart city.
Il Libro Verde della Commissione europea individua due distinte tipologie di PPP:
- Partenariato Istituzionalizzato è soggetto giuridico terzo, in genere una società di capitali a partecipazione mista, pubblica e privata, con il compito di realizzare un’opera o gestire un servizio di pubblica utilità (raccolta dei rifiuti, gestione delle acque). Il Testo Unico sulle Società a Partecipazione Pubblica prevede che la selezione del “socio” privato avvenga con una gara pubblica disciplinata dal Codice dei Contratti Pubblici e che la quota di partecipazione privata non sia inferiore al 30%;
- Partenariato contrattuale: si fonda su convenzioni stipulate tra partner pubblico e privato, senza creare un soggetto nuovo.
La gestione dell’opera o del servizio deve essere attuata in cooperazione tra ente pubblico e soggetto privato.
Il M.E.F. ha individuato diverse tipologie contrattuali per la realizzazione di un partenariato: project financing; concessione di costruzione e gestione; concessione di servizi; leasing; contratto di disponibilità; contratto di efficientamento energetico (EPC).
Quanto al contenuto, il contratto di PPP può prevedere la realizzazione di: opere calde, con intrinseca capacità di generare flussi di cassa attraverso ricavi da utenza, per coprire i costi di investimento e remunerare il capitale investito; opere fredde, che non prevedono flussi di cassa o ammortamenti determinanti per il payback degli investitori; opere tiepide, che, pur potendo generare reddito, non producono ricavi tali da ripagare interamente gli investimenti fatti e rendendo necessario un contributo pubblico per l’esecuzione.
Gli ambiti nei quali si esplicano le forme di collaborazione tipiche del PPP sono molteplici: trasposti (autostrade, ponti, porti, trasporto pubblico locale); energia (produzione da fonti rinnovabili, efficientamento energetico, illuminazione pubblica); ambiente (smaltimento RSU, termovalorizzatori, depurazione delle acque) e molte altre opere o servizi pubblici (impianti sportivi, ospedali, scuole…).
Il PNRR consentirà all’Italia, di investire più di 60 miliardi nella trasformazione delle infrastrutture e nella rigenerazione urbana. Tuttavia, il settore pubblico, da solo, non sarà in grado di destinare a tali obiettivi risorse tanto ingenti. Per tale ragione, il Parlamento ha indicato proprio nel partenariato la prospettiva auspicabile per incrementare le infrastrutture e ottimizzare la gestione dei servizi di pubblica utilità e ottemperare, in tal modo, anche gli impegni assunti in Europa.
Avv.ti Alessandro Facchino ed Enzo Cardone