WORLD ANTI-DOPING PROGRAM – ESAME DEI REPORT DEL BIENNIO 2021-2022
La World Anti-Doping Agency (WADA) ha recentemente pubblicato i report relativi alle violazioni antidoping commesse dagli atleti e dal personale di supporto agli atleti negli anni 2021 e 2022, offrendo così un quadro dettagliato dell’operato delle Organizzazioni Anti-Doping mondiali e della WADA stessa.
I report mettono in luce le principali violazioni commesse, indicando le Federazioni sportive coinvolte e la nazionalità degli atleti responsabili.
L’uso di sostanze proibite, pur rappresentando la principale causa di violazione della normativa antidoping, non è l’unica condotta sanzionabile. Difatti, il Codice Mondiale Antidoping contempla una serie di altre infrazioni, tra cui l’elusione, il rifiuto o la mancata presentazione dell’atleta al prelievo del campione biologico; il possesso di sostanze proibite; il mancato corretto adempimento delle prescrizioni relative ai Whereabouts (alcuni atleti hanno l’obbligo di fornire dettagliate informazioni sulla propria reperibilità quotidiana); la manomissione o l’alterazione di qualsiasi fase del controllo antidoping; nonché il traffico o la somministrazione illegale di sostanze o metodi vietati.
Queste violazioni, pur meno frequenti rispetto all’uso diretto di sostanze proibite, costituiscono comportamenti rilevanti nell’ordinamento giuridico sportivo e sono, quindi, oggetto di monitoraggio costante da parte delle autorità competenti.
A seguito della significativa contrazione dei controlli antidoping nel 2020, determinata dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, l’attività delle organizzazioni antidoping ha registrato un marcato incremento nel 2021 e nel 2022: i livelli di campionamento e analisi sono tornati a crescere, avvicinandosi progressivamente ai volumi operativi registrati nel periodo pre-pandemico.Nel corso del 2020 sono, infatti, stati raccolti “solo” 149.758 campioni, un numero sensibilmente inferiore rispetto a quelli del 2021 e del 2022, che si attestano intorno alle 241.000 unità circa. Tale aumento testimonia non solo una progressiva ripresa e intensificazione dei programmi di monitoraggio antidoping a livello globale, ma anche il crescente impegno delle Federazioni Internazionali e Nazionali nella lotta contro il doping.
Nel 2021, le Organizzazioni Antidoping hanno raccolto complessivamente 241.430 campioni – tutti analizzati in laboratori accreditati WADA: 1.553 campioni (pari allo 0,64%) sono stati classificati come esiti avversi (Adverse Analytical Findings – AAF) e, dunque, come campioni contenenti sostanze proibite. Tra tali AAF, sono state effettivamente riscontrate 1.094 violazioni del Codice Mondiale Antidoping che hanno determinato l’applicazione di altrettante sanzioni, mentre in 251 casi, la presenza di sostanze proibite è stata giustificata da comprovate necessità mediche.
Nel 2022, il numero totale di campioni raccolti è stato simile all’anno precedente (241.143), ma si è registrato un incremento sia in termini assoluti sia percentuali di AAF: 1.979 casi (0,82%), dei quali 1.376 hanno determinato l’applicazione di sanzioni disciplinari e 341 sono stati giustificati da esigenze mediche.
Per quanto riguarda la distribuzione per genere degli atleti coinvolti, si conferma una sostanziale stabilità: in entrambi gli anni, circa il 77% delle positività ha riguardato atleti, mentre il restante 23% ha interessato atlete.
Come detto, a questi dati vanno aggiunte le ulteriori violazioni del Codice Mondiale Antidoping che, pur non derivando da esiti avversi, hanno comunque comportato l’irrogazione di sanzioni disciplinari nei confronti di 262 atleti nel 2021 e 242 atleti nel 2022 (relativi, principalmente, a elusione, rifiuto o mancata presentazione dell’atleta al prelievo del campione biologico; possesso di sostanze proibite e mancato corretto adempimento delle prescrizioni relative ai Whereabouts).
Pertanto, considerando l’insieme delle violazioni accertate, nel 2021 sono stati complessivamente sanzionati 1.356 atleti, appartenenti a 179 discipline sportive e a 111 diverse nazionalità. Nel 2022, il numero totale degli atleti sanzionati è salito a 1.552, distribuiti su 93 discipline e provenienti da 115 nazionalità.
Sulla base dei dati sopra esposti, emerge un elemento particolarmente significativo: nel biennio 2021–2022 si è registrata una netta riduzione del numero di discipline sportive praticate dagli atleti sanzionati, che sono passate da 179 nel 2021 a 93 nel 2022. Tuttavia, la distribuzione delle violazioni tra le discipline sportive è rimasta sostanzialmente invariata: in entrambi gli anni, l’atletica leggera ha registrato la percentuale più alta di atleti sanzionati, pari al 23%. Nel 2021, le discipline con il maggior numero di violazioni dopo l’atletica sono state il ciclismo (16%) e il sollevamento pesi (13%). Nel 2022, invece, il secondo posto è stato condiviso da bodybuilding e sollevamento pesi, entrambi con il 13% dei casi, seguiti dal ciclismo con l’11%.
Rimane sostanzialmente stabile anche la graduatoria delle nazionalità maggiormente rappresentate tra gli atleti sanzionati. La Russia si conferma al primo posto per numero di violazioni, pur registrando un calo percentuale: dal 30% del totale nel 2021 al 22% nel 2022. Nel 2021, seguono Italia (14%) e Brasile (9%), mentre nel 2022 il secondo posto è occupato dall’India con il 18%, seguita dall’Italia, che mantiene una quota costante del 14%. In entrambi gli anni, dunque, l’Italia si conferma – seppur tristemente – sul podio delle nazionalità con il maggior numero di violazioni accertate.Proprio per questo, a livello nazionale, la NADO Italia (National Anti-Doping Organization) ha significativamente intensificato l’attività di raccolta dei campioni: nel 2021 ne sono stati prelevati 7.882; 9.101 nel 2022. Nonostante il rilevante aumento, il numero di esiti avversi ha registrato solo un lieve incremento, passando da 62 nel 2021 (di cui 58 violazioni commesse da atleti di sesso maschile) a 71 nel 2022 (con solo 8 violazioni commesse da atlete di sesso femminile). È rimasto, invece, pressoché invariato e inferiore all’1%, il numero di violazioni del Codice Antidoping che ha comportato l’applicazione di sanzioni disciplinari: 59 nel 2021 e 61 nel 2022.
Infine, nel biennio considerato, la disciplina con il maggior numero di violazioni in Italia è risultata essere il ciclismo. I controlli antidoping hanno evidenziato la presenza di sostanze proibite in 27 ciclisti nel 2021 e in 23 ciclisti nel 2022.
Dai dati analizzati emerge chiaramente come il fenomeno del doping continui a rappresentare una criticità rilevante, sia a livello internazionale sia a livello nazionale. Nonostante gli sforzi compiuti in termini di controlli, prevenzione e sensibilizzazione, il fenomeno resta diffuso e necessita di interventi strutturati e costanti per essere efficacemente contrastato.
Avv. Giulia Re