SCAMPOLO MDCCCXCVI – Luciana Rota – Fausto il mio Coppi
Che sorpresa, il romanzo di Luciana Rota (“Fausto il mio Coppi”, Ed. Lab DFG, 2025), arrivato come un elettroshock proprio mentre avvertivo noia e fastidio verso la letteratura contemporanea: non so se il coinvolgimento sia dipeso dall’intensità del racconto o dalle coincidenza insite in una storia cominciata là dove sono nato, continuata dove sono vissuto e terminata poco dopo la laurea quando studiavo l’assurda disciplina del reato di adulterio, che costò a Coppi la condanna condizionale a due mesi di carcere e che fu poi, otto anni dopo, dichiarata incostituzionale: fatto sta che il libro l’ho letto in una sera. Conoscevo la storia di Coppi da lettore di giornali; l’ho rivissuta con Luciana da ben diversa visuale. Un’epopea tragica: Fausto viaggia come Ulisse, combatte e vince, ma è stregato da Circe, Penelope l’aspetta inutilmente, infine la morte, suprema intrusa, risolve e mescola il dolore della figlia del campione con quello della corifea, che chiude il sipario piangendo la fine prematura del suo babbo.
Retorbido 7 novembre 2025
Avv. Agostino Guardamagna